ECCO L’ITALIA SELVAGGIA CHE VA TANTO DI MODA

3 Marzo 2016 - Redazione

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Le mete ‘wild’ sono tornate alla ribalta negli ultimi anni, a seguito della rinnovata voglia di solitudine umana e del desiderio primordiale di sperimentare una vita basata sulla filosofia ‘wilderness’ a contatto diretto con la natura e con tutta la sua asprezza.

Si parte solitamente da un giorno all’altro, in fuga dai ritmi frenetici della città e dalle connessioni di cui sembra non riusciamo a fare a meno. Si lascia tutto a casa, tablet, pc, smartphone e non è necessario allontanarsi poi così tanto, perché, se guardiamo bene, troviamo zone selvagge ed inospitali anche dietro l’angolo.

VAL GRANDE: si trova in Piemonte ed è un vero luogo di pellegrinaggio per coloro che sono in cerca di se stessi. Si tratta di un’area protetta che si trova tra il Lago Maggiore e la Val d’Ossola, verso la Svizzera. Una zona impervia, aspra, quasi ‘scomoda’, adatta a chi ha deciso di vivere un’esperienza da vero asceta.

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ASPROMONTE: una delle zone montane più belle ed impervie del nostro paese, un massiccio montuoso dell’Appennino meridionale, al fondo della Calabria, limitato dal mare e dallo stretto di Messina. Ne fa parte la Locride, un’area impervia ed isolata, un paesaggio duro e magnifico allo stesso tempo.

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MAINARDE MOLISANE: sono terre selvagge racchiuse nel cuore dell’Appennino Abruzzese, parte del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. E’ una catena montuosa caratterizzata da vette scoscese, grotte suggestive, pareti irte e strapiombi. Il paesaggio è unico, caratterizzato da un silenzio ed una solitudine ineguagliabili

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SUPRAMONTE: si tratta di un complesso montuoso nella zona centro-orientale della Sardegna. Una zona popolata da popolazioni dedicate alla pastorizia che tutt’ora producono formaggio ed allevano ovini. Nella zona le cime sono incredibilmente impervie, con grotte profonde e fitte foreste.

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MONTI SIBILLINI: a cavallo tra Umbria e Marche, sono tutt’ora zone dove è possibile entrare in contatto con la natura vera. Una terra di antiche leggende e di eremi rifugio per i pellegrini in transito.

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PUEZ ODLE: un’oasi naturale rimasta stranamente autentica ed incontaminata nel cuore delle Dolomiti. Un’area protetta, sovrastata dal monte Odle, abitata da cervi, caprioli e marmotte.

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Queste zone sono censite dall’Associazione Italiana per la Wilderness (www.wilderness.it) che ha creato uno strumento che permette di scoprire aree del territorio ancora incontaminate. La filosofia Wilderness, nata negli Stati Uniti all’inizio dell’800, si basa sul concetto di conservazione e ritiene che la natura debba essere preservata in quanto valore di per sé, un valore spirituale per le emozioni che è in grado di suscitare.

Chissà, magari puoi scoprire che esiste un’area ‘wild’ a due passi da casa tua per rifugiarti e fuggire dalla frenesia della quotidianità che tutti noi viviamo al giorno d’oggi.

 

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