Vuoi sapere la compagnia che preferisce Papa Francesco?

21 Marzo 2017 - Redazione

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Da circa 4 anni Papa Francesco preferisce volare con Alitalia, ma cosa sta succedendo in questo periodo alla compagnia tricolore?

Un altro giorno, un’altra compagnia aerea ‘di peso’ che revisiona i suoi cosiddetti ‘vantaggi’.

Da compagnia di bandiera elitaria a operatore low cost? Alitalia sembra aver avviato la revisione dei servizi offerti ai propri viaggiatori, dalla possibilità di scegliere il posto, al cibo, all’accettazione dei bagagli su tutte le tratte entro le 4 ore di volo. Sembra invece che il servizio completo permanga per i voli più lunghi.

Con questa mossa la compagnia di bandiera si unisce alle recenti rettifiche di British Airways, Delta, United e American Airlines volte a destrutturare le tariffe e ad offrire un prezzo più performante nei confronti di competitors come Ryanair, Easyjet, Wow Air, Norwegian e Vueling. Negli Stati Uniti si tratta di ‘economia di base’. In Europa, forse, si tratta solo di evoluzione.

Il CEO di Alitalia, Cramer Ball, ha ammesso che la mossa è volta ad arrestare la perdita costante di passeggeri, a favore delle compagnie low cost, che hanno raggiunto ormai una quota di mercato del 47% nel nostro paese, la più alta in Europa. “ Se non siamo in grado di competere in Italia e in Europa con i vettori low cost, perderemo inesorabilmente anche i viaggiatori che utilizzano i collegamenti per i voli intercontinentali. In parole povere, non abbiamo alternative” ha segnalato  Ball.

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La compagnia di bandiera italiana, che ha sede presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, negli ultimi anni ha subito diversi tagli ed ha usufruito di una serie di agevolazioni statali volte ad arginare le esose perdite (in diminuzione ma attestate, nel 2015, a 213.000.000 Dollari).

La strategia prevede un piano a lungo termine che porti ad una riduzione dei costi pari a 1 miliardo di  Euro entro il 2019, aumentando il fatturato del 30%. La compagnia di bandiera ridurrà anche la propria flotta di 20 unità entro il 2018 e aumenterà i posti disponibili sui restanti aeromobili. Il risultato? Più persone stipate sui voli e, ahimé, meno spazio per le gambe.

Cosa penserà Papa Francesco – che vola su un Boeing 777 della società – a riguardo?

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