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Vi state chiedendo cosa sia e in cosa consista il Dark Tourism? È molto semplice. Si tratta di una pratica sempre più in voga, che prevede l’esplorazione di luoghi tabù, noti per qualche avvenimento triste.
Il fascino oscuro del Dark Tourism
Scenari di antiche e sanguinose battaglie, città fantasma, edifici abbandonati, case infestate dagli spiriti. Il Dark Tourism è possibile laddove esistano luoghi temuti, difficili da raggiungere, appositamente dedicati ai viaggiatori alla ricerca di storie da raccontare ed emozioni forti. Ecco, quindi, che una nuova maniera di fare turismo sta lentamente affiancando i viaggi convenzionali, che conducono verso destinazioni conosciute e ampiamente descritte all’interno di guide e manuali. Il Dark Tourism è un turismo per pochi, apprezzato da chi vuole provare brividi veri o vivere esperienze al limite.
Le mete più amate dai fan del Dark Tourism
Esistono centinaia di luoghi tabù in giro per il mondo, più o meno noti ma sempre carichi di significati particolari e storie misteriose. È il caso di Pripyat, la cittadina che nel 1986 fu protagonista di uno dei disastri nucleari più famosi di sempre, quello occorso alla centrale di Chernobyl. Da qualche tempo, il governo ucraino ha concesso il via libera a chi desidera visitare la zona, prendendo parte a uno dei numerosi tour guidati, alla scoperta di uno dei posti più lugubri e spettrali del mondo. Anche l’Irlanda è una destinazione apprezzata dai fan del Dark Tourism e più in particolare lo è l’area di County Offaly, in cui sorge il Castello di Leap. Nel XIII secolo fu teatro di un sanguinoso omicidio, in cui rimase ucciso un prete che stava dicendo messa. L’uomo fu trafitto con una spada da suo fratello e si dice che il suo fantasma vaghi ancora all’interno del castello.
Il Dark Tourism nei luoghi delle battaglie storiche
Spesso, questo tipo di turismo è legato a siti di grande importanza storica. Un esempio lampante è fornito dalle battaglie famose, come quella di Somme, in Francia, ricordata come una delle più cruente di tutta la Prima Guerra Mondiale. Le cronache dell’epoca parlano di migliaia di morti e di oltre un milione di feriti. Non sono poche le persone che ancora oggi visitano quel luogo intriso di sangue. Posti che nessun’agenzia di viaggio vi proporrà mai, esattamente come l’Ossario di Sedlec, in Repubblica Ceca, che custodisce circa 60 mila scheletri, alcuni dei quali ricostruiti in pose macabre, quasi ad esorcizzare la morte. E voi, siete pronti per questo tipo di turismo?
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