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Fatih, Fener e Balat, alla scoperta della Istanbul patrimonio dell’Unesco

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I quartieri di Fatih, Fener e Balat sono tra i più affascinanti e ricchi di storia di Istanbul. Sono tutelati dall’Unesco, ma nonostante la loro bellezza sono visitati solo dall’1% dei viaggiatori. L’impegno dell’amministrazione è recuperarli definitivamente.

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Mete poco turistiche ma dense di fascino

Fatih, Fener e Balat, alla scoperta della Istanbul patrimonio dell'Unesco

I motivi che fanno di Fatih, Fener e Balat aree poco inclini al turismo sono tanti, sebbene uno dei principali sia da ricollegare al volere dell’industria turistica, che vende ai visitatori un’immagine stereotipata della città, allo scopo di massimizzare i profitti.

Sono quartieri popolari, situati all’interno delle mura antiche e si affacciano tutti sul Corno d’Oro. Fatih si estende intorno alla moschea di Zeyrek, il secondo edificio bizantino più grande dopo Aghia Sophia. Passeggiare al suo interno, tra il grande mercato, il profumo del tabacco e delle spezie e il continuo vociare dei passanti è un’esperienza unica.

Oggi a Fatih vivono tantissimi immigrati provenienti dall’Anatolia, che ne hanno fatto il centro gastronomico più importante della città. Chioschi e ristoranti producono cibi squisiti, venduti a prezzi modici.

Fener, il quartiere greco

Qui le strade diventano strette e le pendenze importanti. Anche il rischio di perdersi è molto elevato. Tra splendide abitazioni colorate e edifici diroccati, è possibile respirare tutta la storia della città. Preti bizantini, ebrei, zingari e commercianti armeni nel corso del tempo hanno popolato queste aree della città, dando origine a una ricchezza culturale sopravvissuta all’avvicendarsi dei secoli.

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L’unico punto di riferimento all’interno del quartiere Fener è costituito dalla collina su cui troneggia la Chiesa di Santa Maria dei Mongoli, nota anche come la “Chiesa Rossa”. Nel cuore di Fener sorge anche il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, l’equivalente del Vaticano per la popolazione ortodossa.

Balat, il quartiere ebraico

Fatih, Fener e Balat, alla scoperta della Istanbul patrimonio dell'Unesco

Balat è la testimonianza della grande convivenza tra religioni che caratterizza da sempre Istanbul. Dopo il sisma del 1894, molti ebrei si spostarono tra i quartieri di Galata e Şişli: il risultato fu una profonda trasformazione dell’area, che da ricca divenne luogo d’incontro delle classi sociali più povere.

Sono ancora presenti tre sinagoghe (tra cui quella di Arhida) e nella parte alta del quartiere sorge un grande parco dal quale ammirare uno stupendo panorama sul Corno d’oro. Splendida anche la Chiesa di San Salvatore in Chora, i cui mosaici e affreschi possono essere paragonati a quelli di Aghia Sophia.

Se volete visitare Fatih, Fener e Balat e vivere emozioni uniche, ricordate di affidarvi a una guida esperta che parli bene il turco.

 

 

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Ultima modifica 6 de Settembre de 2018

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