Il comportamento delle assistenti di volo delle diverse compagnie aeree è sempre stato portato come esempio di rettitudine. Da un po’ di tempo, però, si parla della loro professionalità, specialmente quando i passeggeri non sono presenti.
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Ci sono diverse leggende relative al consumo di alcool ed al sesso sfrenato. Orge selvagge nelle camere d’albergo durante gli scali, prove di iniziazione per i nuovi arrivati (i famosi air test in volo). Uno studio recentemente portato a termine da Jetcost fa un po’ di luce sul lato meno noto della vita a 30.000 piedi di altitudine.
La filiale britannica del noto motore di ricerca per voli low cost ha pubblicato, qualche settimana fa, un’inchiesta polemica che rivela che il personale di volo non è poi così ineccepibile come sembra.
Tra i segreti ed i peccati mai confessati abbiamo la seguente classifica: mentire, fare sesso con i colleghi, dare il resto errato di proposito, fare sesso con sconosciuti, accettare mance e regali. Cominciamo bene.
Per l’inchiesta sono state intervistate 718 hostess britanniche, attualmente al lavoro o che lo siano state negli ultimi 5 anni. Il dato generale più interessante è che l’89% di loro ha confessato di aver infranto le regole della propria compagnia durante l’orario di lavoro. Non male.
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Ma il meglio arriva quando si parla di sesso a bordo. Il 35% delle intervistate ammette di aver avuto relazioni sessuali in volo. Il 21% con colleghi. Il 14% con passeggeri. Se l’indicazione del bagno occupato resta accesa più del dovuto, forse c’è una spiegazione. Il mito di trasformarsi in Emmanuelle sembra irresistibile.
Meno eccitante è verificare quante bugie vengono dette durante il servizio. La menzogna più ricorrente da parte del personale di volo riguarda la disponibilità dei prodotti tax free. Una semplice questione di pigrizia, per non doverli recuperare chissà dove. Il 28% ammette di aver mentito almeno una volta a riguardo.
Un altro tema, più scabroso, ha a che fare con il fatto che il 7% delle hostess intervistate abbia ammesso di aver accettato mance o regali a parte dei passeggeri. Chiaramente contro le regole.
Infine, un quinto delle assistenti di volo ammette di aver fregato i passeggeri nel momento in cui doveva essere reso loro il resto, dopo un acquisto. Il 20% segnala di essersene palesemente approfittata. Di questa percentuale, il 54% confessa di aver reso il resto in buona fede mentre il 40% segnala che, semplicemente, il cliente non ha verificato e non si è lamentato.
Come è logico, Antoine Michelot, cofondatore di Jetcost.co.uk considera questo comportamento ‘decisamente inaccettabile’. Ma lo studio riguarda anche altri paesi come Spagna, Germania, Francia e Italia. Di fatto è il personale delle compagnie tedesche che sta in cima alla lista incriminata dei fregoni, con il 29%, seguito dai dipendenti britannici (24%), francesi (19%) ed italiani (18%).
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