Per noi italiani un bagno è definibile ‘strano’ se non ha il bidet. Soprattutto chi ha viaggiato per il mondo si è subito accorto che l’amico dell’igiene intima è poco diffuso fuori dai confini italici. Vediamo un po’ la storia, il bidet nasce in Francia intorno al 1700 nelle residenze dei reali francesi (a Versailles ce n’erano oltre 100). Ma nel giro di una decina d’anni furono tolti, i francesi abbandonarono subito l’uso del bidet, che trovò il giusto apprezzamento in Italia. L’inizio fu nel Regno delle due Sicilie, poi pian piano si diffuse per tutta la Penisola.
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Attualmente in Italia il bidet è presente sistematicamente in tutti i bagni, è poi diffuso in Grecia, Spagna e Portogallo. Da un’indagine è risultato che i maggiori utilizzatori siano ovviamente gli italiani (97%), seguiti dai portoghesi (92%). In Francia meno della metà usa il bidet (42%). La percentuale scende notevolmente in quei Paesi in cui il bidet è praticamente assente (in Germania il 6% della popolazione lo utilizza, in Gran Bretagna solo il 3%).
Fuori dall’Europa è diffuso in Brasile e in particolar modo in Argentina, è presente nel 90% delle case private (dovuto dall’immigrazione italiana in America Latina). Non è difficile trovarlo nemmeno in Medio Oriente, mentre in Giappone la maggior parte della popolazione usa il washlet, un ibrido fra un wc e un bidet.
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