Google Maps intende celebrare i successi della missione Cassini usando l’ampio archivio fotografico realizzato dalla sonda in oltre vent’anni di attività. In che modo? Offrendo a tutti la possibilità di visitare il sistema solare facendo tappa sui satelliti, pianeti ed asteroidi che ne fanno parte.
Pubblicità
La missione spaziale interplanetaria Cassini prese inizio vent’anni fa. Era il 15 ottobre del 1997 e la sonda composta dall’orbiter Cassini e dal lander Huygens venne lanciata in orbita per studiare da vicino le caratteristiche di Saturno, compresi i suoi anelli e satelliti. Nel corso del tempo, la sonda ha provveduto a spedire sulla Terra un gran numero di immagini: poco più di mezzo milione di fotografie ad altissima definizione, che hanno consentito ad esperti e studiosi di ricostruire l’aspetto e la superficie dei satelliti e dei pianeti, facendo leva su una precisione del particolare senza precedenti. Proprio grazie a queste foto, Maps consentirà di visitare il sistema solare: una novità senza precedenti per l‘app di Google!
La missione Cassini doveva terminare molto tempo prima di quanto è accaduto in realtà. Tuttavia, le ottime performance offerte dall’orbiter hanno convinto gli astronomi della missione congiunta NASA, ESA e ASI a procrastinarne il termine. La sonda ha concluso il suo ultimo giro intorno a Saturno il 15 settembre del 2017, dopodiché è stata fatta entrare nell’atmosfera del pianeta che l’ha disintegrata. La sonda è andata distrutta alle 10:31 UTC e l’ultimo segnale inviato è giunto sulla Terra alle 11:55. Diversa la sorte del lander Huygens, che il 25 dicembre del 2004 si separò dall’orbiter dirigendosi verso Titano, satellite di Saturno. Il 14 di gennaio del 2005 Huygens è penetrato nell’atmosfera di Titano raccogliendo immagini, dati e suoni, atterrando sulla sua superficie dopo una discesa di due ore e mezza. Il segnale scomparve circa 90 minuti dopo.
Google ha provveduto a raccogliere parte delle immagini inviate dalla sonda Cassini, riorganizzandole e dando vita a quello che fino a poco tempo fa sembrava solo un’utopia. Da quest’anno Google Maps offre la possibilità di visitare il sistema solare facendo tappa sui principali corpi celesti che lo compongono. Il viaggio virtuale nello spazio prende inizio dalla Luna per poi migrare sugli altri pianeti e satelliti: per saltare da un luogo all’altro non serve altro che un clic su ciascuno degli elementi presenti nella colonna di sinistra.
Pubblicità
Registrati per ricevere la nostra Newsletter
ISCRIVITI ORA ISCRIVITI ORALa funzione I MIEI PREFERITI è disponibile solo per gli utenti registrati. Accedi al tuo account o creane uno gratuito.
accedere all'area privata