La giornata internazionale delle foreste è stata istituita nel 2013 e ogni 21 marzo lancia un appello destinato a sensibilizzare la popolazione circa l’importanza del patrimonio arboreo.
Pubblicità
Come stabilito dall‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ogni anno in data 21 marzo si tiene la Giornata Internazionale delle Foreste. La manifestazione ha come obiettivo principale il miglioramento della consapevolezza della popolazione nell’importanza del patrimonio arboreo, fondamentale per la salute della Terra.
Le foreste costituiscono, infatti, il serbatoio più importante in termini di biodiversità. Inoltre, proteggono il suolo e le acque, migliorano la qualità dell’aria che respiriamo e forniscono beni necessari alla sopravvivenza. Ma soprattutto hanno il potere di mitigare gli effetti del cambiamento climatico, in quanto capaci di assorbire il carbonio in eccesso e proteggere città e terreni dal dissesto idrogeologico.
Secondo i dati condivisi dalla FAO, le foreste mondiali diminuiscono ad un ritmo di oltre 15 milioni di ettari l’anno, che corrispondono a una perdita pari a circa la metà dell’estensione complessiva dell’Italia. Un calo terribile, solo in parte compensato dall’aumento della superficie forestale generato dalle opere di rimboschimento e dalla naturale espansione delle foreste, che secondo alcune stime equivale a pochi milioni di ettari l’anno.
Ovviamente, quanto detto si riferisce al trend globale, che poco ha a che fare con quello regionale, spesso testimone di differenze notevoli in termini di perdite e di rimboschimento. Se le foreste tropicali del Sud America, dell’Africa e del sud est asiatico continuano a perdere milioni di ettari ogni anno, per fortuna la perdita appare nettamente più contenuta in Europa e Nord America, dove esistono aree in netta espansione.
Pubblicità
La giornata internazionale delle foreste è uno dei tanti strumenti di sensibilizzazione esistenti che trattano una tematica spesso sottaciuta o addirittura sottovalutata. Un argomento spinoso, che vede le situazioni più gravi nelle aree tropicali dell’America latina e dell’Africa centro meridionale.
Più variegata, invece, è la situazione in Asia: alle perdite riscontrate in India e Cina, fanno da contraltare gli aumenti registrati nella fascia tropicale di Laos, Vietnam, Malesia, Indonesia e Papua Nuova Guinea. Ad oggi, il 45% delle foreste del Pianeta appartiene alla fascia tropicale, il 31% alle zone boreali, il 16% a quelle temperate e soltanto l’8% alle regioni subtropicali.
Il patrimonio forestale italiano, invece, occupa poco più di 11 milioni di ettari, ovvero il 36% della superficie nazionale. Le estensioni boschive maggiori si concentrano sulle Alpi e nelle regioni appenniniche.
Registrati per ricevere la nostra Newsletter
ISCRIVITI ORA ISCRIVITI ORALa funzione I MIEI PREFERITI è disponibile solo per gli utenti registrati. Accedi al tuo account o creane uno gratuito.
accedere all'area privata