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In Himalaya esiste un villaggio di sole donne (che fanno figli)

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Al confine col Tibet, nella provincia dello Yunnan a sud-ovest della Cina, sorge ai piedi dell’Himalaya il villaggio dei Mosuo, dove a comandare sono le donne.

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Una società matriarcale

Giungendo sul luogo, incastonato tra colline verdeggianti a circa 2700 metri di altezza, sarete accolti da un grande cartello che attraversa la strada e sul quale c’è scritto “Benvenuti nel paese delle donne”: questo villaggio delle donne Himalaya sulle rive del lago Lugu si basa infatti su due concetti imprescindibili, una società matriarcale e lo zouhun.  In questo villaggio, che conta poco più di 40.000 persone, ogni famiglia ha la sua guida e protettrice nella figura di dabu, cioè la donna più anziana, ed è lei che benedice o meno le unioni, che saranno solo di fatto, appunto zouhun. I Mosuo considerano infatti il matrimonio come un pericolo per la famiglia: per loro conta solo il sentimento puro. A decidere tutto è la donna che durante la festa del villaggio sceglie il suo compagno, solleticandogli il palmo della mano. Questo breve corteggiamento può culminare in una notte d’amore solo se il giovane, arrampicatosi alla finestra della ragazza, vedrà appesa una cintura. I figli che nasceranno dalla loro unione vivranno solo con la madre e la famiglia di lei: il nascituro prenderà dunque il cognome della madre e sarà educato dallo zio materno nei valori dell’onestà, dell’altruismo e della modestia.

villaggio di sole donne

Una emancipazione osteggiata

Se capitate nel villaggio Mosuo però non noterete certo uomini tristi, ma felici in quanto, pur non avendo responsabilità sui propri figli, possono vederli tranquillamente, costruire case ed educare la prole delle proprie sorelle. Questo concetto di famiglia consente alla donna non più innamorata di lasciare il proprio compagno, senza litigi o ripercussioni sui figli. In questo villaggio delle donne si tocca con mano ciò che nell’occidente è spesso pura utopia: l’emancipazione femminile, la possibilità di avere un figlio anche senza un convivente e una separazione serena. La società matriarcale dei Mosuo ha rischiato però di scomparire: Mao Tse-tung, volendo uniformare tradizioni e costumi in Cina, inviò le guardie rosse presso questa comunità al fine di imporre il matrimonio a quelle che erano coppie di fatto. Quando queste abbandonarono il villaggio, le donne tornarono però dalle proprie madri. Solo nel 1984 fu emanata una legge a tutela delle minoranze etniche: certo molti giovani hanno abbandonato il villaggio alla volta delle grandi città cinesi, ma se oggi avete la possibilità di visitare questo luogo remoto ed emancipato allo stesso tempo, lo si deve alle anziane che hanno combattuto per preservare questa ancestrale cultura.

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Ultima modifica 2 de Febbraio de 2018

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