La meravigliosa e spettacolare grotta Son Doong

22 Settembre 2016 - Redazione

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Ti avvisiamo, non si tratta di un racconto di Jules Verne perso nel tempo. Esiste veramente ed è reale. Anche se il noto scrittore avrebbe apprezzato una visita in un luogo simile, così strano, particolare e del tutto sconosciuto. Un luogo perso nel tempo, con un microclima unico, chiuso in se stesso, in attesa di essere scoperto dall’uomo.

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Sono dovuti trascorrere millenni prima che, nel 1991, un semplice contadino di nome Ho Khanh venisse a trovarsi per puro caso nella grotta più grande del pianeta. L’uomo, che era solito percorrere la fitta vegetazione del Parco Nazionale Phong Nha Ke Bang, nella provincia vietnamita di Quang Binh, alla frontiera con il Laos, non credette ai suoi occhi nel momento in cui, all’epoca, si trovò davanti a questa enorme apertura verso un mondo sconosciuto. Senza saperlo aveva scoperto Son Doong.

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Ma solo nel 2009 la scoperta viene certificata come tale da un gruppo di speleologi britannici, capitanati da Howard Limbert. La grotta non era mai stata visitata da un essere umano.

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Formatasi oltre due milioni di anni fa, la grotta Son Doong non è stata ispezionata completamente durante le prime missioni. L’attraversamento della sua gigantesca galleria è stato interrotto quando l’équipe della prima spedizione si è arrestata di fronte ad una parete fangosa, battezzata come la Grande Muraglia del Vietnam. Un anno dopo il gruppo è ritornato, riuscendo ad oltrepassare la barriera e a raggiungere il cuore della caverna.

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I numeri lascerebbero a bocca aperta qualsiasi speleologo e qualsiasi scienziato: 200 metri di larghezza, 150 metri di altezza e 9 km di lunghezza, cifre che sono esattamente il doppio di quelle che caratterizzano la Grotta del Cervo in Malesia. L’Associazione britannica che si occupa di monitorare le grotte, la BCRA, si è arresa all’evidenza. Son Doong è la grotta più grande del mondo.

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Essendo parte di una rete di 150 grotte, Son Doong ha sviluppato un suo microclima – con nubi di pioggia propria – ed ha modellato nel tempo la sua struttura, dando vita ad un torrente di montagna che ha eroso la pietra calcarea, fino a causare la caduta di parte del soffitto.

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Vergine fino al primo contatto umano, Son Doong è stata aperta nel 2013 al pubblico, con una visita guidata dedicata e lascia aperta la speranza a coloro che pensano che ci siano ulteriori anfratti da scoprire al suo interno.

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