Viaggio che fai, usanze che trovi. Almeno era così nel 1800, quando per andare nelle regioni dell’Est Europa non era necessario portare solo la valigia con abiti ed effetti personali, ma anche un utilissimo kit anti-vampiro.
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Niente a che vedere insomma con la tranquillità con cui noi oggi acquistiamo un biglietto aereo e in poche ore siamo già alloggiati in un hotel (possibilmente low cost) di una città straniera, magari dell’Europa dell’Est. Sicuramente molti di voi ci saranno già stati. Nessuno ha messo in valigia il kit anti-vampiri? Ecco in cosa consisteva.
Nel XIX secolo, un viaggiatore accorto che, per motivi personali o lavorativi, doveva recarsi nei paesi dell’Est, si procurava il materiale necessario ad ogni evenienza. Non si sa mai che si imbattesse in un vampiro! Si recava quindi da venditori specializzati dove poteva acquistare un kit per difendersi dai questi incontri sgradevoli.
All’apparenza sembra una comune valigia, ma dentro…
Dentro conteneva oggetti poco comuni per un viaggiatore. Crocifisso, martello e paletto di legno appuntito, ovvero tutto il necessario per affrontare un eventuale attacco. E non solo…
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La valigetta conteneva anche la Bibbia, una pistola con pallottole di piombo, polvere da sparo, aglio e boccette di vetro con intrugli vari per scacciare i vampiri…
Non abbiamo testimonianze di un uso effettivo di questi kit, ciò che è certo è che è stato venduto all’asta per 12 mila dollari.
Probabilmente, questi kit erano venduti ai turisti che volevano visitare terre come la Transilvania.
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