La Cappadocia è una regione storica dell’Anatolia Centrale, in Turchia, che affascina i turisti per i suoi segreti millenari e le sue caratteristiche geologiche e architettoniche che non hanno eguali nel mondo. Il suo patrimonio storico e culturale è tanto ricco che nel 1985 fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Di certo ti sarai meravigliato guardando fotografie, video o cartoline di questa regione, che comprende parte delle province turche di Kayseri, Aksaray, Nigde e Nevsehir. E magari forse sei uno dei fortunati che l’hanno anche percorsa e ammirata durante una vacanza. Noi, per chi l’ha visitata e per chi no, racconteremo qui sei curiosità che la maggior parte delle persone non conosce di questo imponente punto della Terra.
Pubblicità
1- I rifugi delle antiche civiltà
Alcune delle antiche civiltà, come quella ittita, fiorirono qui. Ma questa regione ha ospitato anche civiltà europee e altre provenienti dall’Asia minore. Tutte queste hanno lasciato la loro impronta culturale in Cappadocia, dove sono sempre esistiti insediamenti umani. E sono rimasti fino ad oggi. L’immagine qui sotto rappresenta uno dei luoghi più emblematici, che in realtà servì all’epoca come dimora per migliaia di popolazioni. Sotto questa formazione impressionante, sono esistiti rifugi sotterranei (come questo di Kaymakli). Dei nove esistenti, quattro sono ancora aperti al pubblico. Ti lasceranno senza fiato.
Pubblicità
2- Il Castello di Uchisar, con tombe del periodo bizantino
È uno dei luoghi più impressionanti, che colpiscono per le sue caratteristiche e per la sua storia. Conosciuto anche come “El Kale”, consiste in una struttura immensa la cui cresta è formata da due sommità triangolari e altre due più piccole che assomigliano a dei torrioni. È costituito da numerose stanze collegate tra loro da scale, corridoi e tunnel. In questa costruzione non tutti i piani sono agibili, ma vale la pena visitare anche alcune chiese adiacenti, che sono state scavate nella roccia. La sommità conserva delle tombe del periodo bizantino.
3- Molto più che maestosi camini delle fate
Le “Peribacalar” sono soprannominati “Camini delle Fate”, formazioni spettacolari che rappresentano l’immagine più tradizionale della regione. Si formarono tramite l’erosione di strati di lava che ricoprirono la roccia vulcanica. Questo fece sì che rimanessero allo scoperto dei pinnacoli isolati, le cui altezza massima può raggiungere i 40 metri. In tutta la Cappadocia vedrai questi “kalelar” (castelli, come li chiama la gente del luogo). Hanno una forma conica e alla sommità presentano pietre compatte adagiate su pilastri di pietra più molle. Ti consigliamo però quelli più vicini alla zona di Zelve, dove ci sono decine di camini delle fate di forme curiose che compongono un paesaggio maestoso.
4- Le grotte sotterranee che ti lasceranno senza fiato
Se visiti questo paradiso naturale e storico, non dimenticare di addentrarti in queste città sotterranee. Fatti coraggio, anche se queste escursioni non sono consigliate alle persone che soffrono di claustrofobia. Queste antiche grotte furono scavate ai tempi degli ittiti, e ampliate nel corso dei secoli dai vari eserciti che attraversarono il centro dell’Anatolia. Ci sono 36 città sotterranee in Cappadocia. La più profonda è quella di Derinkuyu, a 85 metri sotto terra. Comunicano con l’esterno attraverso circa 600 porte.
5- I paesaggi lunari più nascosti
Le caratteristiche geologiche tanto peculiari della Cappadocia hanno fatto sì che i suoi paesaggi fossero definiti “lunari”. Si crede che il nome di questa regione derivi da Katpadukya (terra di bei cavalli). I cavalli della regione divennero famosi perché furono offerti ai re dell’Assiria e della Persia. Ma nella sua circonferenza di 50 kilometri di diametro, dove si trovano le città di Aksaray e Nevsehir, ciò che sorprende non ha a che vedere con le tracce degli animali, ma coi paesaggi sconvolgenti. Potrai sorprenderti con le cime delle formazioni più inesplorate, dove la natura si fonde con eredità millenarie.
6- L’azione delle forze naturali che segnano il terreno
Il paesaggio unico della Cappadocia è il risultato dell’azione delle forze naturali attraverso i millenni. 60 milioni di anni fa si formò la catena montuosa del Tauro, in Anatolia Meridionale, nello stesso momento in cui si formava la catena alpina in Europa. La formazione della cordigliera dei Monti Tauro provocò numerose dirupi e depressioni in Anatolia centrale. 10 milioni di anni fa, queste depressioni si riempirono di magma e di altri elementi vulcanici. Gradualmente, le depressioni andarono scomparendo, trasformando la regione in un altopiano. Tuttavia, il minerale che riempì queste cavità non era molto resistente, per cui l’erosione “scolpì” le sue numerose valli.
Registrati per ricevere la nostra Newsletter
ISCRIVITI ORA ISCRIVITI ORALa funzione I MIEI PREFERITI è disponibile solo per gli utenti registrati. Accedi al tuo account o creane uno gratuito.
accedere all'area privata