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Viaggio il mondo. Scrivo poesie. Bevo vino.

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Tutto iniziò a gennaio del 2014. Gli esami erano terminati, ero appena uscito malamente da una relazione e di stare a Milano non avevo minimamente voglia.
Pensai ad un viaggio, destinazione Belgio. Bruxelles in particolare. Nessuno poteva seguirmi quindi decisi di chiudere lo zaino e di prendere e partire da solo, per la prima volta.
Era un’esperienza nuova per un 21 enne che aveva vissuto i viaggi sempre nelle
classiche mete dove vai con gli amici per divertirti o con la famiglia per rilassarti.
Egitto, Tunisia, Croazia, qualche città d’arte ma nessun luogo dove davvero vai alla scoperta.
Dopo quel viaggio, l’effetto wanderlust prese il sopravvento. Era come essere sotto l’effetto di una droga, appena salito sul volo di ritorno verso Milano, iniziai già a pensare alla prossima meta. A volerne ancora, ancora e ancora.
Questa meravigliosa cosa si chiama “viaggiare”.
E fidatevi quando vi dico che è l’unica cosa al mondo che compri e che ti fa diventare ancora più ricco.

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Ora dopo due anni e mezzo da quel viaggio in Belgio ho visitato 4 continenti e solcato le strade di 19 nazioni diverse. Questo anche grazie ai miei studi in turismo, cultura e sviluppo del territorio, che mi permettono di scoprire ulteriormente l’infinito mondo del viaggio. Beh, alcune tra le mete più belle viste in questi anni?
L’Islanda con le sue cascate e la sua incredibile aurora boreale.
Le Filippine e le sue spiagge bianche invase da bambini giocherelloni.
La Bolivia con i suoi altipiani e quel sublime deserto di sale.
La Norvegia con i suoi fiordi mozzafiato.
E molti altri luoghi indescrivibili dove il mio pensiero sul mondo ha subito un notevole cambiamento, come succede spesso per chi viaggia, portandomi a vivere una vita molto più serena sapendo già che ci sarà sempre un altro viaggio dove andar a perdere gli occhi e consumare le scarpe.
E tutti questi viaggi sempre cercando di avvicinarsi il più possibile alla cultura del paese in cui mi trovo. Lasciando stare hotel di lusso, ristoranti e tour organizzati, ma bensì muovendomi coi bus locali o facendo l’autostop. Andando a mangiare nei mercati o addirittura a casa di gente che ti ospita volentieri per sentire le storie che hai da raccontare sul tuo paese.

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E ovviamente da buon viaggiatore solitario prima di serrare le cerniere non posso dimenticare la miglior compagnia per quando si è soli.
I libri. Principalmente di poesie. Principalmente d’amore.
Nei miei viaggi ho condiviso il mio tempo col vecchio Bukowski, col passionale Neruda, con il dolce Prèvert, con il folle Baudelaire e con molti altri che non sto qui a citare.
Ed è proprio da loro che è iniziata la mia seconda passione:
La poesia, nonché fonte principale di guadagno per continuare la mia esplorazione del globo terrestre. Durante i miei viaggi ho scritto oltre 150 poesie pubblicate in due libri.
Il primo “Qualche poesia tra mille cuscini” e il secondo “Morivo ad ogni tuo bacio”.

Vi racconterò principalmente dei miei viaggi, di come li ho vissuti e soprattutto dei fantastici incontri che ho fatto di cui porterò sempre fantastiche memorie, aggiungendo ogni tanto qualche poesia.
Parlando di incontri e di poesia vi lascio con questi miei piccoli versi.
La prossima volta si parlerà di Bolivia e di tutte le sue meraviglie (tra questi quel luogo incredibile raffigurato nella prima foto).

“Feci mille
mille
mille incontri
Incontri che arrivavano all’improvviso
All’improvviso
come fulmini nelle notti d’estate
Taglienti
Abbaglianti
Pronti
a farti ballare sotto la pioggia”

Il Bardo

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Última modificación 11 de Maggio de 2016

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