Presso la città di Sonoma, nella California del nord, si trova quello che viene definito l’albero del diavolo, in quanto arde all’interno senza però bruciare.
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Nell’ottobre del 2017, la contea di Sonoma, nota insieme a quella di Napa per l’importante tradizione vitivinicola degli interi Stati Uniti d’America è stata tra le zone maggiormente colpite dagli spaventosi incendi che hanno devastato lo stato della California: il fuoco ha distrutto più di 60.000 ettari di terreno, ha cancellato i vigneti orgoglio della contea e distrutto migliaia di abitazioni: le fiamme non hanno risparmiato neanche le persone causando dispersi e purtroppo morti. Proprio per questo Matthew McDermott, insieme al suo amico, si è messo alla guida della propria auto in cerca di una eventuale via di fuga, nel caso gli incendi avessero lambito anche la propria casa. Sulla strada per Schelville l’attenzione del giovane è stata catturata da un albero: ha notato che l’arbusto non era avvolto dalle fiamme, ma le conteneva nel proprio tronco. Il giovane non ha perso tempo e ha girato un video che, una volta postato sui social, ha avuto migliaia di visualizzazioni. Guardando il filmato potete notare che, attraverso le fessure del tronco, il fuoco divampa dalle radici ma senza provocare fumi ne compromettere la struttura della pianta, che esternamente sembra assolutamente inviolata.
Molte sono state le ipotesi avanzate, a partire da quelle più fantasiose che hanno visto l’albero come un’inquietante porta degli inferi. Ma gli studiosi, analizzando il video fotogramma per fotogramma hanno fatto una serie di ipotesi. Secondo alcuni l’albero è composto da un legno particolare che arde molto lentamente, sprigionando vapori non visibili: ciò non toglie però che l’albero non stia effettivamente bruciando. Un’altra teoria sostiene che della cenere trasportata dal vento si sia infiltrata nel tronco cavo e che, a contatto probabilmente con le foglie secche, abbia causato il divampare delle fiamme. Assai più autorevole è la teoria frutto degli studi di un docente della UC Berkley secondo cui la causa di questo strano fenomeno è l’infestante fungo armillaria che fa gradatamente marcire il tronco dell’albero rendendolo non solo cavo ma anche secco ed estremamente asciutto.
In tal caso anche se l’albero all’esterno è umido, le fiamme possono divampare tranquillamente per giorni e giorni all’interno del tronco, avendo qui trovato le condizioni migliori per sopravvivere. Solamente quando il ceppo, a causa del fuoco, sarà diventato troppo fragile per sostenere il peso dell’albero, cederà fino a collassare.
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