Da 25 anni la Bosnia Erzegovina è un paese indipendente e ha definitivamente lasciato alle sue spalle una delle guerre più fratricide e sanguinose del XX secolo. Oggi i turisti che arrivano a Sarajevo, la capitale, sono salutati da un cartello che proclama in 12 lingue Sarajevo, luogo di pace, convivenza e tolleranza.
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Nonostante l’assedio di 44 mesi dell’esercito della Serbia, la città ha riacquistato l’antico splendore ed è tornata ai fasti di un tempo non troppo lontano. Oggi Sarajevo è considerata una delle capitali più affascinanti d’Europa grazie alla combinazione irresistibile di Oriente e Occidente.
I turisti amano perdersi per le stradine del centro, piene di ristoranti che offrono un mix esplosivo di piatti della tradizione balcanica, araba ed europea. Un altro punto obbligatorio a Sarajevo è il mercatino delle pulci di Bascarsija, un quartiere storico a est della città.
Però la Bosnia è un luogo ancora traumatizzato dal suo passato turbolento. L’offerta turistica della capitale riflette questa contraddizione. Tour delle Disgrazie, Tour dei Tunnel, Tour del Bunker, Tour dell’Omicidio (dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, avvenuto nel 1941)… Le agenzie di Sarajevo ricorrono alla storia convulsa della capitale per vendere escursioni e gite.
Banja Luka è la seconda maggiore città della Bosnia, nonché capitale della Repubblica Srpska. Questa città non spicca per le sue bellezze architettoniche. Nel 1969 venne devastata da un fortissimo terremoto e nel 1993 fu attaccata dai serbi, che distrussero le 15 moschee della città. Oggi è un destino perfetto per praticare sport d’avventura come rafting e canoa nelle valli fluviali dei dintorni.
I paesaggi della Bosnia, verde, rigogliosa e piena d’acqua, distano molto dall’Erzegovina, la seconda regione che forma questo Stato, che invece è mediterranea e molto più arida. Imperdibile è Mostar, la capitale non ufficiale dell’Erzegovina, che si trova nella valle del fiume Narenta. Il punto turistico per eccellenza è il suggestivo Stari Most (il ponte vecchio), costruito durante la dominazione ottomana. Oggi è considerato uno dei gioielli architettonici dell’epoca. La città è ricca di moschee, di bagni turchi e di vari edifici storici.
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Vicino Mostar si trovano le cascate di Kravica, un anfiteatro naturale a 25 metri di altezza, dove è possibile fare camping e bere l’acqua delle cascate in un chiosco. Un’altra tappa da prendere in considerazione è il monastero derviscio di Tekija, costruito su una parete rocciosa nei pressi di Mostar.
La Bosnia Erzegovina è uno degli stati europei più ignorati dal turismo di massa e questa è senza dubbio una delle principali ragioni per cui è interessante pianificare un viaggio.
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