Oggi 25 aprile è una data importantissima non soltanto per l’Italia ma anche per i più simpatici e buffi pinnipedi del meraviglioso regno animale: i pinguini. In questo giorno, infatti, si celebra la giornata mondiale dei pinguini, amabili e goffi uccelli marini che purtroppo, secondo gli esperti, potrebbero essere in via d’estinzione.
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Il WWF, da sempre impegnato in prima linea nella protezione e nella difesa dei pinguini, ha lanciato l’allarme ricordandoci che questi simpatici animali, a causa di diversi fattori, risultano essere una specie a rischio estinzione nei prossimi dieci anni. Fra questi fattori ricordiamo la perdita dell’habitat con lo scioglimento dei ghiacci, l’inquinamento atmosferico, la carenza di cibo provocata dalla pesca eccessiva e l’accelerato cambiamento climatico causato dall’irresponsabile comportamento degli esseri umani.
Queste sono le principali cause che mettono in pericolo i pinguini in Antartide, minacciandoli costantemente ed inesorabilmente. La giornata mondiale dei pinguini che si celebra a livello internazionale il 25 aprile, istituita e voluta fortemente dal WWF, ha come intento quello di ricordare a tutti quanto questi carismatici e popolari uccelli marini siano una specie da preservare poichè fortemente in via d’estinzione, invitando dunque a non abbassare la guardia nei loro confronti.
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La Penisola Antartica accoglie il 6% dei pinguini Imperatore ed il 21% dei pinguini Adelia. In tutto il globo ne esistono ben 18 specie che vivono tutte nell’emisfero meridionale: 4 che vivono fra Sud America ed Africa australe, 12 che abitano fra le acque della Nuova Zelanda ed i ghiacci dell’Antartide e le restanti che si trovano fra Nuova Zelanda ed Australia.
Il pinguino che vive nelle Galapagos è quello che si trova più a nord avendo oltrepassato l’equatore. Secondo alcuni studi condotti dal WWF nel 2008 si stima che a causa dello scioglimento dei ghiacci e dell’innalzamento della temperatura globale, se quest’ultima aumenterà di 2°C (come di fatto sta già accadendo), il 75% dei pinguini Adelia e la metà dei pinguini Imperatore rischierebbero di non sopravvivere.
Soprattutto i pinguini Adelia che abitano l’Antartide, stanno pian piano estinguendosi: un tempo la popolazione contava circa 160 mila esemplari mentre attualmente non se ne contano più di 10 mila. Questa catastrofe può essere evitata soltanto se vengono adottate misure adeguate intraprendendo azioni urgenti da parte non soltanto degli individui, ma anche dei governi e delle imprese di tutto il mondo.
Per affrontare tale crisi è necessario limitare il più possibile l’inquinamento da carbonio; inoltre bisogna essere molto più preparati per poter affrontare adeguatamente le conseguenze del surriscaldamento globale.
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