i 7 posti più belli del mondo che stanno per scomparire

24 Ottobre 2016 - Redazione

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Il riscaldamento globale, la deforestazione, il degrado architettonico e la mancanza di fondi sono i principali nemici del patrimonio naturale e artistico del pianeta. Questi sono i 7 posti che dovrai visitare prima che si perdano per sempre.

 

1- Le Piramidi d’Egitto
La Grande Piramide è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico ancora esistente. Tuttavia, l’effetto corrosivo della sabbia, oltre al clima aggressivo e al turismo selvaggio, mettono in dubbio il futuro di queste imponenti costruzioni.

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2- La Foresta Amazzonica
È il polmone del pianeta, ma lo stiamo deforestando ad un ritmo insostenibile. Nel 2013 c’è stata una ripresa della deforestazione e si abbatterono il 29% in più degli alberi rispetto all’anno precedente. Lo spettacolare paesaggio della foresta tropicale frondosa potrebbe sparire completamente e diventare un posto desolante. Si calcola che prima del 2050, il 40% di questa regione potrebbe essere cancellato dalla faccia della Terra.

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3- Il Mar Morto (Israele, Giordania e Palestina)
È il lago salato più grande del mondo. Il suo livello di salinità è del 33,7%, il che impedisce ai bagnanti di affondare nell’acqua. Il lago, che attualmente ha una profondità di 337 metri, ha perso un terzo del suo volume negli ultimi 40 anni. La causa: lo sfruttamento eccessivo del fiume Giordano, il suo principale affluente, da parte della Giordania e di Israele. Si stima che tanto il fiume quanto il lago potrebbero evaporare entro 50 anni.

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4- Le Everglades (Stati Uniti)
L’inquinamento degli allevamenti, gli uccelli invasori, lo sfruttamento eccessivo dell’acqua della regione stanno mettendo in pericolo l’esistenza di questa regione paludosa. Le mangrovie e le savane che formano questo luogo unico sono in pericolo, perché si sta deviando il 60% dell’acqua della regione verso le città vicine e gli allevamenti. Il risultato è che le Everglades sono adesso la metà di quelle che erano nel 1900. Le pantere della Florida, che trovano in questo pantano il loro unico habitat, potrebbero essere totalmente estinte nei prossimi 40 anni. E non solo loro: almeno 20 specie corrono lo stesso rischio, tra cui tartarughe, lamantini e uccelli.

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5- Il Madagascar
Prima dell’invasione da parte dell’uomo, il Madagascar, che è la quarta isola più grande del mondo, aveva più di 300.000 kilometri quadrati di giungla. Oggi ne restano solo circa 50.000 chilometri quadrati. Se la deforestazione continua con questo ritmo, tra 35 anni non rimarrà più niente e le specie autoctone dell’isola spariranno per sempre.

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6- Il Ghiacciaio Franz Josef (Nuova Zelanda)
Situato nel Parco Nazionale Westland, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Il riscaldamento del pianeta sta minacciando la sua conservazione. Dopo alcune decine d’anni in cui il ghiacciaio sembrava stesse avanzando, dal 2008 è entrato in una fase di rapida regressione. Gli esperti concordano nell’attribuire il fenomeno al cambiamento climatico.

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7- Le isole Galápagos (Ecuador)
Le 9.000 specie diverse che abitano queste isole sono in pericolo a causa dell’impatto del turismo. Le crociere costituiscono uno stress per l’ecosistema, situazione che si aggrava col contrabbando delle specie e l’arrivo di animali non nativi. Più dei tre quarti dei rettili che occupano questo arcipelago sono specie uniche al mondo

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